Caso Marò, un sospiro di sollievo per Girone e Latorre dopo la decisione dell’Arbitrato: “Per noi è la fine di un incubo”.
Intercettato dai microfoni dell’Adnkronos, il Marò Salvatore Girone ha fatto sapere che la decisione dell’Arbitrato sulla competenza italiana del caso rappresenta la fine di un incubo per i due fucilieri di marina. Allo stesso tempo l’Arbitrato ha evidenziato come l’Italia debba pagare per i danni. L’invito ai due Paesi è quello ad avviare contatti diretti per arrivare a un accordo che possa chiudere definitivamente la questione.
Marò, Girone: “La fine di un incubo”
“Siamo contenti di aver ricevuto dopo 8 lunghissimi anni la sentenza che tutti noi, familiari, amici e italiani, aspettavamo […]. Per noi è la fine di un incubo“, ha dichiarato Salvatore Girone come riportato dall’Adnkronos.
La soddisfazione della politica italiana
Un – comprensibile – sospiro di sollievo per i due marò, che quindi saranno giudicati dall’Italia. Anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, stando a quanto riferito nelle scorse ore dai media, avrebbe espresso la propria soddisfazione per lo sviluppo della vicenda che rappresentava una ferita nella storia diplomatica italiana.
Ha espresso pubblicamente la propria soddisfazione il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, che ha commentato la decisione dell’Arbitrato con un post condiviso sulla propria pagina Facebook.
“Finalmente liberi da tante sofferenze e dall’agonia di 8 anni che hanno dovuto attraversare i nostri due marò. Due grandi servitori dello Stato che l’Italia non ha mai abbandonato.
Il Tribunale dell’Aja ha dato ragione al nostro Paese e come ho già detto questa è una notizia molto positiva.
Andiamo avanti lavorando in silenzio e con grande umiltà”.